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Irene

Italy
26 Posts

Posted - 08 December 2008 :  20:04:53  Show Profile  Reply with Quote
Con l'avvento delle feste natalizie, credo sia giunto il momento di riflettere, ora più che mai, sul "vero" significato che si dovrebbe accordare a tali ricorrenze. Come al solito, ovunque, nel mondo cristiano, imperversa l'ossessione distruttiva della corsa ai doni natalizi, agli acquisti sfrenati, ai giochi mondani ed a tutto ciò che fa da contorno ad una festa. Non voglio dire che ciò sia sbagliato, poiché Dio desidera vedere brillare nei nostri cuori la scintilla umana che tanto ci caratterizza, fatta di piaceri e di divertimenti. Volevo far riflettere però sul fatto che, tanto siamo intenti a ricevere o ad acquistare doni, altrettanto siamo refrattari a dare e ricevere il più grande dono che Dio ci ha concesso, e che non solo stentiamo a vedere e percepire ma, addirittura non accogliamo né sentiamo. L'amore, la fraternità, la solidarietà, il desiderio di rendere felici gli altri sacrificando magari il nostro piacere: il dono di noi stessi al prossimo. Non ci rendiamo conto che, su questa terra meravigliosa, siamo solo viandanti passeggeri, non vediamo oltre la realtà materiale indubbiamente entusiasmante e fascinosa, ma poco produttiva per la nostra crescita spirituale. Dio è in noi e con noi. Il Suo Santo Spirito permea ogni cosa: la nostra allegria, i nostri sorrisi, i gesti affettuosi e disinteressati. Se per un istante l'umanità si soffermasse a riflettere su questa stupenda realtà, forse ci sentiremmo talmente colmi d'amore, da non desiderare null'altro che questo. Parliamo di festeggiamenti e di opere buone, per poi essere egoisti,ingrati e maldicenti nei confronti di coloro che ci circondano: dai nostri genitori che ogni giorno "muoiono" per noi,ai nostri fratelli, agli amici o ai propri fidanzati. Pretendiamo tutto come se ogni cosa fosse dovuta, senza renderci conto che amare vuol dire coltivare giorno per giorno un seme i cui germogli non tarderanno a fiorire. Dio che è sempre con noi ed ogni cosa riempie "sa" ciò di cui abbiamo bisogno, siamo noi che per trovare noi stessi perdiamo di vista l'obiettivo principale e finale della nostra incessante ricerca: trovarLo ed accoglierLo. Ma se non accogliamo il nostro prossimo, che è fatto di carne ed ossa come noi, come potremmo mai accogliere Dio che non vediamo?
Ma vorrei aggiungere un mio personale pensiero: non é affatto vero che non vediamo e non sentiamo il Signore nostro; sordo è chi sentir non vuole e, poiché non possiamo ascoltarlo e percepirlo con i nostri sensi, materiali e dunque vincolanti, possiamo però schiudere la porta del cuore, anche solo uno spiraglio. Ed allora sì! Possiamo realmente sentirlo.
Un augurio a tutti i cristiani per l'inizio delle festività natalizie. Anche se potrà sembrare retorico, mi auguro che queste parole scritte, portino chi legge a riflettere.
Un carissimo saluto.

Irene

Edited by - Irene on 08 December 2008 21:42:28
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